Bestiario politico
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I territori della politica sono spesso oscuri e misteriosi, messi alla prova da pulsioni ambivalenti: paura, ambizione, violenza, ma anche desiderio di libertà, aiuto reciproco, ricerca di un bene comune. Gianluca Briguglia, professore di Storia delle dottrine politiche all’Università Ca’ Foscari di Venezia, parte dall’origine biblica degli esseri umani, Adamo ed Eva, e attraversando i secoli giunge a parlare della peste, catastrofe perfetta ma anche nuovo inizio possibile, come nei Promessi sposi manzoniani. Alternando il racconto delle idee di personaggi realmente esistiti, che con il loro pensiero e la loro azione hanno cambiato il modo di vedere la politica, a quello di figure immaginarie, nate per rappresentare incertezze ma anche soluzioni, Briguglia rintraccia le origini del pensiero politico moderno e ricostruisce le evoluzioni del modo di intendere quello che Aristotele chiamava proprio “animale politico”: cioè l’essere umano. Così Briguglia analizza le parole di Niccolò Machiavelli e le mette in relazione anche con la politica recente, ci porta nella terra dei mostruosi cinocefali per spiegare la percezione della “differenza” e dei diritti di chi appare diverso da noi, racconta i giganti, simbolo per eccellenza del potere dalla Bibbia a Thomas Hobbes, e illumina la meravigliosa figura di Christine de Pizan, straordinaria donna medievale. Le idee e i “mostri” di questo “bestiario politico” appartengono forse a un mondo lontano, ma sono ancora in grado di sussurrarci dubbi e inquietudini, aperture inaspettate e intuizioni geniali, offrendo al lettore una chiave di lettura fondamentale per comprendere il mondo in cui viviamo oggi.