I primi passi
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Jeremy DeSilva, noto paleoantropologo ed esperto di anatomia, ci guida in un’esplorazione sorprendente e suggestiva in cui storia, scienza e cultura si intrecciano per spiegare come gli esseri umani siano diventati la specie dominante del pianeta.
“La capacità di trasformare una caratteristica anatomica in un racconto appassionante dell’evoluzione umana e l’entusiasmo per il lavoro di ricerca di DeSilva lasceranno i lettori più informati, divertiti e acculturati.” — Publishers Weekly
“DeSilva affronta un caso scientifico in quanto esperto della storia evolutiva dell’uomo e delle scimmie... È un’antropologia accessibile, preziosa, pop.” — Kirkus
L’uomo è l’unico mammifero che per spostarsi usa due arti anziché quattro, un sistema di locomozione detto bipedalismo. Camminiamo a testa alta, prendiamo decisioni su due piedi, ci ergiamo contro le ingiustizie, seguiamo le orme di chi ammiriamo e festeggiamo il giorno in cui un bambino si alza e muove i suoi primi passi. Eppure il bipedalismo presenta degli innegabili svantaggi: partorire è più difficile e pericoloso, la nostra velocità nella corsa è inferiore a quella degli altri animali, e siamo soggetti a patologie quali ernie e scoliosi.
Allora perché l’uomo si è evoluto in questa direzione, com’è successo esattamente, e a quale costo? Per rispondere a queste domande, I primi passi ci riporta indietro di sette milioni di anni, alle origini della storia evolutiva dell’uomo, in un viaggio appassionante nel passato della nostra specie. E dimostra come proprio questa caratteristica, insolita e del tutto straordinaria, abbia innescato lo sviluppo di nuove abilità, dall’uso degli arti superiori per costruire e imbracciare strumenti all’invenzione del linguaggio, di fatto aprendo la strada alla nascita di caratteristiche specificamente umane come la compassione, l’empatia e l’altruismo. Partendo dalla psicologia evolutiva per arrivare agli scavi nei siti paleontologici di Africa ed Eurasia, Jeremy DeSilva ci aiuta a comprendere come camminare in posizione eretta ci abbia trasformato, rendendoci l’animale più complesso e potente del pianeta.