Antieroine allo specchio

    Un’intervista impossibile alle protagoniste di L’ultima ragazza alla festa, di Bethany Clift e Come uccidere la tua famiglia di Bella Mackie. 

    Immaginate: una ragazza sopravvissuta all’estinzione della specie umana e una donna in cerca di vendetta nei confronti della propria famiglia siedono l’una vicino all’altra su un divanetto, sorseggiando un cappuccino (o forse, più probabile: un gin tonic?). Sono entrambe giovani, entrambe vestite alla moda; negli occhi di entrambe si intuisce una sottile vena di follia. Sono arrivate lì, su quel divanetto, lasciando le pagine dei romanzi in cui solitamente vivono: L’ultima ragazza alla festa, di Bethany Clift, e Come uccidere la tua famiglia, di Bella Mackie. 

    Quante volte ci è capitato di chiederci come sarebbe incontrare nella vita vera i personaggi dei libri che abbiamo amato? E quante ancora di immaginarci di organizzare un incontro tra protagonisti di storie lontane, che pensiamo però potrebbero amarsi alla follia – o anche detestarsi profondamente?

    Per il primo incontro delle nostre interviste impossibili abbiamo messo insieme due antieroine, che ci hanno fatto ridere e, a volte, perdere la pazienza, ma che soprattutto ci hanno tenuti incollati  alle pagine dei romanzi di cui sono protagoniste.

    Prima di tutto, le presentazioni. Ci raccontate chi siete in 50 parole?

    Sopravvissuta: Mi piacerebbe dirvi il mio nome ma, ahimé, non compare mai nelle 400 pagine del romanzo che racconta la mia storia. E d’altronde chi dovrebbe chiamarmi, visto che sono l’ultima donna rimasta sulla terra? Mi descrivo così: bianca trentenne privilegiata amante delle feste, del tutto impreparata alla fine del mondo.

    Grace: Grace Bernard. Ma all’occorrenza posso essere un po’ chiunque. So cosa voglio e so come ottenerlo. Non ho bisogno di molte altre parole per descrivermi. 

    Un pregio e un difetto dell’altra.

    Sopravvissuta: Direi che è determinata. Guardatela, fa quasi paura! Certo, magari non è proprio simpaticissima, ecco.

    Grace: Sa godersi la vita, ma non ha idea di che cosa sta facendo. 

    Se vi trovaste a vivere l’una nel mondo dell’altra, come ve la cavereste?

    Sopravvissuta: Intendi, se mi trovassi a dover sterminare la mia famiglia? Oddio, penso me la caverei molto male. Tanto per iniziare, sono delle brave persone – a differenza della famiglia di Grace, direi. E poi insomma, se mi trovassi a vivere in un mondo di nuovo popolato da qualcuno, non credo mi verrebbe molta voglia di farlo fuori…

    Grace: Be’, bene. Ho un ottimo spirito d’adattamento. Non ho paura della solitudine. Non mi faccio distrarre. Penso che saprei cosa fare. Penso che farei il mondo molto più giusto e bello di com’è.

    Clift