Le spose fantasma in Cina esistono davvero

Si intitola The Ghost Bride, è atteso in libreria il 23 gennaio ed è stato premiato dai librai indipendenti come il miglior romanzo dell’anno. Ambientato in Malesia nel 1893, racconta la storia di Li Lan, figlia di una famiglia aristocratica che riceve un’inusuale proposta di matrimonio dalla ricca e potente famiglia Lim: vogliono farla diventare la promessa sposa del loro unico figlio. Il quale, però, è morto da poco in circostanze misteriose. 
Non scriviamo come prosegue per non rovinarvi la lettura. Eccezionale, a detta del New York Times, che lo ha inserito tra i bestseller imperdibili. Tanto che Netflix ha deciso di farne una serie tivù, che in Cina ha creato un fenomeno di quasi idolatria per i protagonisti. Vogliamo però raccontare la realtà delle spose fantasma – questo significa ghost bride – che non è affatto confinato ai libri e alle fiction televisive.

Capita, in Cina, che affiorino macabre notizie di cronaca, e che scavando sotto la superficie si scoprano collegate ai “matrimoni di spirito” (minghun è la traslitterazione nel nostro alfabeto del corrispondente termine cinese), cioè quelli tra due persone defunte, ma anche tra una persona vivente e un morto. La tradizione è millenaria e viene fatta risalire alla volontà di poter unire in un legame eterno anche quelle coppie di innamorati che, per varie ragioni, in vita non avevano potuto sposarsi: le famiglie organizzano veri matrimoni, seppure i due siano nel frattempo defunti.

Eppure, soprattutto nelle zone rurali del Paese, può succedere che l’unione venga celebrata tra chi è vivo e chi non lo è; che i corpi di donne morte vengano trafugati per essere venduti a promessi sposi, e persino che si verifichino omicidi il cui movente viene ritenuto la decisione di dare la vittima in sposa a qualcuno: è quanto successo nello Shaanxi nel 2016 con due donne disabili.

Un articolo di China Files di qualche tempo fa riferiva uno studio della Shanghai University, che aveva calcolato il prezzo di un cadavere da destinare a un matrimonio fantasma: nel 2012, si attestava tra i 30 e i 50 mila yuan, pari a poco meno di 4 mila e 6.600 euro circa; oggi è intorno ai 100 mila yuan, 13.200 euro circa.

Perché esistono i matrimoni di spirito? Non esistono certezze, ma gli osservatori hanno più volte puntato il dito contro le peculiarità demografiche della Cina. La politica del figlio unico, istituita nel 1979 da Mao e abolita soltanto nel 2013, ha fatto sì che si creasse uno squilibrio nella composizione sociale: nel rispetto della tradizione cionfuciana che privilegia l’erede maschio, molti genitori hanno rinunciato a gravidanze e nascite finché non hanno avuto la certezza che si trattasse di un maschio. Il risultato è che oggi nel Paese ci sono 33 milioni di uomini in più rispetto alle donne. A questo si aggiunge che in Cina è ritenuto sconveniente essere single dopo una certa età: e se nelle città esistono decine di agenzie matrimoniali che rintracciano possibili mogli anche all’estero, nelle zone più arretrate le spose fantasma sono ancora una, macabra, opzione.