Dati, analisi e storie vere per demolire pregiudizi e luoghi comuni
CARLOTTA SAMI è Portavoce per l’Italia dell’Agenzia ONU per i Rifugiati (UNHCR). Il suo impegno nel campo dei diritti umani e degli interventi umanitari in aree di crisi è cominciato nel 1998, nei Territori Occupati Palestinesi. È stata Direttrice generale di Amnesty International Italia dopo avere gestito le operazioni di Save the Children in Italia ed essersi occupata di emergenze umanitarie per Save the Children International. Laureata in Giurisprudenza, è dottoressa di ricerca in Teoria generale del diritto.
“Non possiamo aiutarli a casa loro?”, “Se sono così poveri, dove li prendono i soldi per il viaggio?”,
“Ci rubano il lavoro”, “Alla fine tutti o quasi commettono dei crimini”. Sono tutte frasi che abbiamo sentito pronunciare o abbiamo pronunciato noi stessi parlando di uno dei temi più critici del mondo contemporaneo: i rifugiati, il movimento forzato di persone che arrivano da paesi in cui la situazione politica e sociale mette a rischio la loro sopravvivenza. Spesso ci si scorda che il loro muoversi è assolutamente legale, regolato da leggi del diritto internazionale (come la Convenzione del 1951 sui Rifugiati di cui proprio quest’anno ricorre il 70° anniversario), che non si sta parlando solo di un generico, per quanto meritevole, appello al buon cuore, ma che si parla di diritti, riconosciuti ai rifugiati, e doveri, di cui sono responsabili coloro che devono accoglierli e dar loro protezione.
Così, forte della sua esperienza di Portavoce per l’Italia di UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, Carlotta Sami prova a sfatare falsi miti e luoghi comuni utilizzando dati, statistiche, ricordando le leggi in materia, parlando di soluzioni che possono salvare vite. E raccontando storie vere. Storie spesso emozionanti e commoventi, come quella terribile di Yahya, fuggito dal Gambia, che, come tanti, ha attraversato l’inferno del traffico di esseri umani ma ha trovato una nuova vita in Sicilia, o quella di Tala, bimba in fuga col padre dalla Siria in guerra. Un percorso di conoscenza, speranza e dolore che ci conduce alla domanda più importante: che cosa dobbiamo aspettarci per il nostro futuro?
Rifugiati è un libro fondamentale, che con verità, competenza ed emozione getta una luce su una delle questioni chiave del mondo contemporaneo, da cui dipende il nostro futuro.
“Questo libro ha un doppio obiettivo: chiarire i tanti fraintendimenti in materia e fare il suo per liberare i rifugiati dalle strumentalizzazioni di cui sono vittime, dall’odio ignorante e senza scrupoli che li travolge. La speranza è che questo modesto contributo possa servire – seppure in minima parte – a restituire loro il rispetto e la dignità che meritano e che tutti dovrebbero riconoscere loro, non fosse altro perché la condizione di rifugiato è profondamente radicata nell’essenza stessa di ogni essere umano.”