Il capolavoro di Antonella Lattanzi
Liberamente ispirato a un episodio di cronaca avvenuto a Bari nel palazzo dove l’autrice è cresciuta, “Questo giorno che incombe” è un romanzo unico.
Capace di accogliere suggestioni che vanno da Kafka a King, da Polanski a Dostoevskij, di attraversare più generi, dal thriller alla storia d’amore, di riflettere sulla maternità e le sue angosce, di parlare del male e del dubbio. E capace di riscrivere, tra realtà e finzione, una storia vera.
Antonella Lattanzi ha già indagato gli abissi e le pieghe dell’animo umano in “Devozione” e “Una storia nera”. Adesso torna a farlo nel suo libro più importante.
Con una lingua meravigliosa, appassionata e incalzante, “Questo giorno che incombe” racconta il sospetto, la speranza, il dolore, la passione, lasciando il lettore senza fiato, in un crescendo continuo dall’arrivo nella casa nuova fino alle indimenticabili pagine finali.
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Un luogo perfetto
Qui saremo felici. Francesca lo pensa mentre sta per varcare il cancello rosso della sua nuova casa. Con lei c’è Massimo, suo marito, e le loro figlie.
Si sono appena trasferiti da Milano a Giardino di Roma, un quartiere a metà strada tra la metropoli e il mare, in un condominio moderno e accogliente, con un portiere impeccabile e vicini gentili.
Il posto perfetto per iniziare una nuova vita. Perché Francesca è giovane, è bella, è felice. Eppure qualcosa non va.
La scomparsa
Ben presto dei dettagli cominciano a turbare la gioia dell’arrivo di Francesca e della sua famiglia. Piccoli incidenti, ombre, che hanno qualcosa di sinistro. Ma sono reali o Francesca li sta solo immaginando?
Suo marito diventa distante, Francesca passa tutto il tempo sola in casa con le bambine e non riesce più a lavorare né a pensare. Le visite dei vicini iniziano a diventare inquietanti.
Il cancello rosso che difende il condominio si trasforma nella porta di una prigione. E così Francesca comincia a soffrire di paranoia e vuoti di memoria. Ha l’impressione che la casa le parli, che le dia consigli, forse ordini.
Finché un giorno, dal cortile, arriva un grido. È scomparsa una bambina. Può essere sua figlia? E perché Francesca, ancora una volta, non sa cosa ha fatto nelle ultime ore?